CENTRINOS - Guida alla lavorazione degli acciai / Steel processing guide
T he bonding techniques can be adopted with steels are varied, both in fixed joints and remo- vable joints. We begin to consider, as a typical example of fixed joints, the WELDING ■ ELECTRODE WELDING - It is the most widely used system for thick com- ponents over 1.5 to 2 mm. The most widely used coatings are rutile (most bathrooms and smooth sliding cords with good aesthetic characteristics) and the basic (less sliding, with less smooth cords, but with good mechanical cha- racteristics). It is, of course, necessary to provide a filler material of the same type of the base material and the weld bead pickle mechanically (with steel bru- shes or inert material) or chemically (with pastes). ■ TIG WELDING - With inert gas protection (literal- ly “Tungsten Inert Gas”), allows excellent welding with mechanical and aesthetic features, both on thin and major thicknesses. The arc and the bath area are protected with a sui- table inert gas (argon and hydrogen), therefore there is no need, after the welding, of mechanical or chemical pickling. The TIG procedure is widely used with stainless steels in both manual and automatic version. It can be welded without filler metal, by simple blending the flaps. In such case, it is considered as the upper limit thickness, about 1.5 mm. The range of thickness usual- ly recommended for welds in TIG extends from 0.5 to 6 mm; up to a thickness of about 3 mm, the welding can be performed on the plates with straight edges, without crimping. For thicker layers, it is necessary to smooth the edges at V shape. ■ MIG WELDING - Means “Metal Inert Gas” and, unlike the TIG, it is always performed with the filler me- tal, and the weld is always protected by inert gas to prevent the formation of oxides. The range of weldable thickness is 0.5 mm to about 15 mm; for greater thicknesses may be more advanta- geous the submerged arc system. Compared to TIG, MIG allows a higher deposit rate and is therefore recommended for fills and especially for the execution of cords to the corner. ■ PLASMA WELDING - It is based on the use of ionized gas that, sent on the material, creates a bre- ak-through (hole) in correspondence of the plasma emitted by the torch vein (technique of the “keyhole”). The torch is then advanced and the hole closes im- mediately after the passage of the plasma vein; this due to the surface tension of the molten metal. All this takes place always under gaseous protection: usually a shielding gas that is made with mixtures of argon and hydrogen. This process allows to achieve a very narrow cord with a limited thermally altered area, given that the he- L e tecniche di unione adottabili con gli inox sono molteplici, sia nell’ambito delle giunzioni fisse che delle giunzioni smontabili. Iniziamo a prendere in considera- zione, come esempio tipico di giunzioni fisse, le SALDATURE ■ SALDATURAAD ELETTRODO - È il sistema più diffuso per componenti di spessore oltre 1,5÷2 mm. I rivestimenti più usati sono il rutile (bagni più scorre- voli e cordoni lisci con buone caratteri- stiche estetiche) e il basico (meno scor- revole, con cordoni meno lisci, ma con buone caratteristiche meccaniche). È necessario naturalmente prevede- re un materiale d’apporto dello stesso tipo del mate- riale di base e decapare il cordone di saldatura mec- canicamente (con spazzole inox o materiale inerte) o chimicamente (mediante paste). ■ SALDATURA TIG - Con protezione in gas inerte (letteralmente “Tungsten Inert Gas”), consente ottime saldature dal punto di vista meccanico ed estetico, sia su spessori sottili che su spessori elevati. La zona dell’arco ed il bagno sono protetti con un’opportuna atmosfera inerte (argon e idrogeno), per- tanto non è necessario ricorrere, dopo la saldatura, a decapaggio né meccanico né chimico. Il procedimento TIG è molto usato con gli acciai inossidabili sia nella versione manuale che in quella automatica. Si può saldare anche senza materiale d’apporto, per semplice fusione dei lembi. In tal caso è considerato come spessore limite superiore, 1,5 mm circa. La gamma di spessori di solito consigliata per le saldature in TIG si estende da 0,5 a 6 mm; fino ad uno spessore di 3 mm circa la saldatura può essere con- dotta sulle lamiere a lembi retti, senza cianfrinatura. Per spessori superiori è necessario smussare i lembi a V. ■ SALDATURA MIG - Significa “Metal Inert Gas” e, a differenza del TIG, è sempre effettuata con metallo d’apporto e il bagno di saldatura è sempre protetto da gas inerte per evitare la formazione di ossidi. Il range di spessori saldabili varia a 0,5 mm a 15 mm circa; per spessori superiori può essere più van- taggioso il sistema ad arco sommerso. Rispetto al TIG, il MIG consente un tasso di deposi- to più elevato ed è quindi consigliabile per riempimenti e soprattutto per l’esecuzione di cordoni in angolo. ■ SALDATURAAL PLASMA - Si basa sull’utilizzo di gas ionizzato che, inviato sul materiale, crea lo sfonda- mento (foro) dello stesso in corrispondenza della vena di plasma emessa dalla torcia (tecnica del “keyhole” o “buco di chiave”). La torcia viene quindi fatta avanzare ed il foro si chiude subito dopo il passaggio della vena di plasma; questo per effetto della tensione superficiale del metallo fuso. Il tutto avviene sempre sotto protezio- ne gassosa: di solito si usa un gas di protezione che è costituito da miscele di argon e di idrogeno. Questo procedimento consente di realizzare un LE UNIONI UNIONS 7 20
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