CENTRINOS - Guida alla lavorazione degli acciai / Steel processing guide

30 MATERIAL ROUGHNESS It’s important to recall the concept of “roughness” as defined by the legislation. The roughness of a profile, for a generic material, depends on the surface irregularities, namely the de- viations of the actual surface respect to the nominal (ideal geometric surface area). Such irregularities have nature of various kinds, essentially due to the action of the machi- ne tool or to the action of the same to- ols that have worked the metal. The sur- face therefo- re presents a series of “peaks” and “valleys”, as can be seen in the fol- lowing figu- re. In this scheme, are given some well-defined para- meters: - detected profile : line that identifies a good ap- proximation of the actual area; it is usually detected by instruments. - average line of the profile : line that divides the detected profile in such a way that the sum of the areas above is equal to the sum of the areas below the same; - base length : length of the detected profile, choo- sen for the assessment of the roughness. In the figure there are two cartesian axes: the X axis coincides with the center line while, on the ordina- te, the different values ​of Y represent the deviation of each point from the mean line of the detected profile. The R a roughness, therefore, is defined as the sum of the ordinates with respect to the average line, com- puted in absolute value, ie: where n is the number of ordinates. The parameter R a , whose unit of measurement is the micron (μm), is the most widely used and recogni- zed by all world standards for surface roughness. However, there are several other parameters to make this measurement as R max defined, in microns, as the distance of the highest point and the lowest point of the profile detected; or R tm defined as the mean value of the detected roughness R max of 5 of adjacent base lengths. In addition to these, there are also other important parameters to completely identify a surface profile: these do not refer to the “vertical” variations of the de- LA RUGOSITÀ DEL MATERIALE E’ opportuno richiamare il concetto di “rugosità” così come definito dalla normativa. La rugosità di un profilo, per un materiale generico, dipende dalle irregolarità superficiali, ossia dalle devia- zioni della superficie reale da quella nominale (super- ficie geometrica ideale). Tali irregolarità hanno natura di vario genere, dovute essenzialmente all’azione del- le macchi- ne utensili o all’azione degli stessi utensili che hanno lavo- rato il metal- lo. La su- perficie si p r e s e n t a pertanto con una serie di “picchi” e di “valli”, come si può nota- re nella se- guente figura. In questo schema si sono indicati alcuni parametri così definiti: - profilo rilevato : linea che identifica con buona approssimazione la superficie reale; esso è solitamen- te rilevato dagli strumenti; - linea media del profilo : linea che divide il profilo rilevato in maniera tale che la somma delle aree al di sopra sia uguale alla somma delle aree al di sotto della stessa; - lunghezza di base : lunghezza del profilo rileva- to, scelta per la valutazione della rugosità. Nella figura compaiono due assi cartesiani: l’asse delle ascisse coincide con la linea media, mentre su quello delle ordinate i diversi valori di y rappresentano lo scostamento dei singoli punti dalla linea media del profilo rilevato. La rugosità R a viene pertanto definita come la som- matoria delle ordinate rispetto alla linea media, calco- lata in valore assoluto, ossia: ove n è il numero delle ordinate. Il parametro R a , la cui unità di misura è il micron (μm), è quello più utilizzato e riconosciuto da tutte le normative mondiali per la rugosità superficiale. Esistono comunque diversi altri parametri per ef- fettuare questa misurazione come R max definito, in mi- cron, come la distanza del punto più alto ed il punto più basso del profilo rilevato; oppure R tm definito come valore medio della rugosità R max rilevate su 5 lunghez- ze di base adiacenti.